venerdì, settembre 29, 2006

I soliti italiani approssimativi

Il titolo originale della serie è House, M.D. Negli Stati Uniti l'acronimo MD è usato abitualmente per indicare un medico, dato che esso corrisponde alla frase latina Medicinæ Doctor, che vuol dire appunto Dottore in Medicina. In Italia, purtroppo, è stato commesso un errore grossolano, attribuendo all'acronimo la frase inglese Medical Division, che si traduce in italiano con Divisione Medica; una frase che, oltre a essere inesistente nel titolo originale, non ha poi molto senso, dato che la serie si svolge all'interno di un ospedale dove ogni angolo è una "divisione medica"!?

Mi sono innamorata

The White Stripes vs FIAT



















Ormai è «guerra» tra i White Stripes e la Fiat. Il casus belli è l'utilizzo senza autorizzazione in uno spot della casa automobilistica torinese di «Seven nation army», la canzone del duo rock-blues di Detroit il cui riff è diventato il "po-po-po-po" che ha accompagnato prima la squadra di calcio della Roma e poi la nazionale italiana vittoriosa ai mondiali di Germania. In un comunicato ufficiale, i legali dei White Stripes scrivono che «dopo essersi vista negata la licenza per l'utilizzo di "Seven nation army" non meno di tre volte, la Fiat ha deliberatamente infranto i diritti d'autore dei White Stripes e di Jack White (l'autore del brano, nonchè chitarrista e voce; l'altro componente del duo è Meg White, batterista e cantante) registrando e utilizzando una versione somigliante della canzone in uno spot pubblicitario per una nuova automobile. La parte copiata del brano in questione è l'ormai famoso motivo "po-po-po-po", utilizzata durante le partite di calcio e particolarmente in occasione della vittoria della nazionale italiana ai mondiali di calcio, che in realtà ricalca il riff (nel comunicato viene indicato come una linea di basso; in realtà è una chitarra suonata con degli effetti elettronici, ndr) che apre la canzone e identifica in modo univoco "Seven nation army"».
In realtà la Fiat o l'agenzia pubblicitaria che ha realizzato lo spot ha cambiato una o due note nel riff, aggiungendo il «po-po-po-po» cantanto dalla folla. Un mezzuccio per evitare di pagare i diritti d'autore a chi ha creato dal nulla una successione di note così particolare, diventata rito collettivo; uno stratagemma che forse non basterà per vincere un'eventuale causa in tribunale.
I precedenti, nel campo dello sfruttamento via pubblicità della musica infrangendo i diritti d'autore, sono infatti negativi per le aziende. Tom Waits ha vinto quest'anno in Spagna una causa contro la Volkswagen-Audi che aveva utilizzato in uno spot un brano dalla struttura simile al suo «Innocent when you dream», con un cantante dalla voce uguale a quella di Tom.
Il coriacero Waits ha inoltre fatto causa alla Opel-General Motors per l'utilizzo non autorizzato di un'altra sua canzone. Inoltre il cantautore californiano ha vinto negli anni scorsi una causa contro un'azienda di cibo per gatti che aveva usato un cantante che lo imitava (in un brano non suo, a dire il vero), riuscendo a dimostrare che il timbro di un cantante è qualcosa di irriproducibile e che l'arte di un vocalist passa, giustamente, dal tipo di voce che possiede e che la natura gli ha concesso

giovedì, settembre 28, 2006

Splendore Terrore

L'aria rarefatta non produce odore
non mi cambia più l'umore
nel circuito affascinante
mi rallegri l'anima
luce intermittente (Moltheni)